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In questo video articolo vedremo che non esiste la tecnica corretta di curva in assoluto ma che ci sono tantissime sfumature diverse a seconda della situazione e capiremo come imparare queste tecniche con degli esercizi passo passo.


1:20 come aumentare il grip in curva con un esercizio di riscaldamento che puoi fare prima di ogni giro

2:50 perché ?guardare avanti? non basta

7:05 quando mettere il pedale giù o rimanere a pedali paralleli

11:10 perché a volte conta molto più l?impostazione della traiettoria che la posizione del corpo in curva

11:38 degli esercizi pratici per prepararsi ad ogni tipo di curva, dalle più strette e tecniche alle più veloci e scivolose

13:35 come gestire i freni, come evitare brusche chiusure di sterzo e rovinose cadute

22:12 come scegliere la linea giusta e la più creativa

e tutto ciò che c?è da sapere per fare curve veloci e divertenti in sicurezza.





Esercitarsi con i giusti esercizi ben organizzati e in modo costante è fondamentale per imparare nuove abilità in mtb.


E ancor di più essere seguiti costantemente da un istruttore qualificato, per evitare inutili perdite di tempo e la frustrazione dell'autodidatta.


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Questo video è denso, ricchissimo di informazioni ed esercizi pratici,  quindi guardalo più volte e concentrati su una cosa alla volta? se cerchi di risolvere i tuoi problemi tutti insieme potresti non risolverne neanche uno e anzi peggiorare.


Il primo concetto da comprendere è quello del grip sul terreno che dipende da quanto peso scarichiamo su entrambe le gomme..


Se ad esempio ti posizioni con i piedi su una bilancia, vedrai che il peso aumenta o diminuisce se spingi verso il basso o ti allunghi utilizzando le gambe.


La stessa cosa avviene sulla bici e quindi è fondamentale capire come mettere più peso sulle gomme quando ci serve grip e alleggerirle quando non è più necessario. 


Il primo esercizio lo utilizziamo come riscaldamento prima di ogni giro. 


Si tratta di fare delle mini compressioni della bici con delle semi curve, per sperimentare quanto peso va sul margine dei copertoni con la bici inclinata e come la bici cambia direzione quando tolgo peso dalle gomme.

Considera che se alleggerisci la bici nel momento sbagliato potresti scivolare.


Attenzione, la spinta parte dalle gambe sui pedali e non dalle braccia sul manubrio, che si! partecipano alla compressione per la teoria della ciotola che abbiamo visto nel bunny hop, ma non sono il motore primario.


Con la front e la sella alta il principio è lo stesso, solo che posso utilizzare di meno le gambe. Ma noterai che se spingi in modo deciso e alleggerisci al momento giusto non ti servirà tutta l?escursione di gamba.


Il secondo concetto da capire riguarda il tanto discusso sguardo. 


La curva non parte dal girare il manubrio ma dal girare la testa per portare gli occhi in dei punti precisi.


Facciamo un esempio?. se a piedi cerco di fare un 360 devo per forza girare prima la testa per iniziare e finire la rotazione in modo efficace e senza cadere.


La stessa cosa avviene sulla bici, la rotazione della testa ci permette per prima cosa di vedere dove dobbiamo arrivare e quindi di impostare dal principio una traiettoria corretta.


Nel momento in cui ho visto dove andare, ho impostato la traiettoria corretta, il mio sguardo funziona come uno scanner, costantemente si muove e analizza il sentiero di qualche metro più avanti o piu vicino a me, in relazione alla velocità a cui sto andando: più vado piano e più devo scannerizzare vicino a me, più vado veloce e più devo scannerizzare lontano.


Ci sono un sacco di incomprensioni ed errori riguardo questo concetto e  il guardare più o meno avanti dipenderà dall?esperienza e dal livello di abilità del rider. 


Seconda cosa, la rotazione della testa permette di ruotare, come in una reazione a catena,  le spalle, il busto, il bacino, il ginocchio e il piede e questa torsione di tutto il corpo porterà la bici a girare in modo efficace.


Prova questo esercizio: stacca il pedale interno, gira la testa e ruota portando il poplite sul lato della sella.


Staccare il piede non è  il modo corretto di fare le curve ma ci consente di sperimentare in modo estremizzato la rotazione e il peso sul pedale esterno.


Un altro concetto importante da comprendere è la differenza tra fare la curva a pedali paralleli oppure con il pedale esterno giù


Fare tutte le curve col pedale abbassato non è conveniente per i motivi che ti mostro a breve, anzi ti dico che probabilmente la maggior parte delle curve si fa a piedi paralleli.


Infatti abbassare il pedale serve per una trazione extra e bisogna abbassarlo al massimo solo quando serve e a varie altezze e livelli.


Mettersi a peso morto sul pedale esterno in ogni momento della curva o in tutte le curve non ci consentirà  di ammortizzare bene con le gambe, soprattutto in quelle situazioni di sentiero scassato o scivoloso.


Quindi approccerò la curva a pedali paralleli e nel punto dove mi serve più grip abbasserò sempre di più il piede fino al punto clou della curva, ottenendo l?effetto della bilancia sul margine più esterno delle gomme.


Un errore comune è entrare in curva già con il pedale giù. Come puoi immaginare in questo caso non c?è dinamismo o spostamento di peso, quindi non posso schiacciare le gomme nel punto dove mi serve più grip.


Ovviamente questo dipende anche dalla velocità, se non sono un pro e vado relativamente piano non ci sarà bisogno di tutto questo grip ma più che altro di impostare una traiettoria corretta prima della curva


Inoltra entrando in staccata già col pedale giù, non posso utilizzare al meglio entrambe le gambe per assorbire gli urti e ciò rende inefficace la frenata e mi fa prendere qualche bel rischio.


Quali sono i casi in cui devo rimanere a piedi paralleli?





Quando invece abbassare il piede?




Nella maggior delle curve basta allineare il corpo con la bici, ma laddove il sentiero è più scivoloso posso aumentare l?inclinazione della bici e la distanza del telaio dalla mia gamba per appunto lasciar più spazio alla bici di traslare sotto il mio corpo verso l?esterno. 


In questo caso non do grip in un punto preciso della curva per cambiare direzione, ma metto peso costante sull?esterno e così lascio scivolare la bici sotto di me e non via da me. 


Ma attento a non esasperare la posizione, oltre un certo limite diventa controproducente perché più allontani la bici da te e più ti irrigidisci. 


Questa è già una tecnica avanzata che puoi utilizzare sui terreni scivolosi o sdrucciolevoli, che però ha come requisito il restare morbidi. Se per paura di scivolare ti irrigidisci la traslazione potrebbe trasformarsi in una caduta. 


Come imparare a stare morbidi in curva?


Innanzitutto, prima di passare a degli esercizi specifici, ti propongo di sperimentare e provare le curve in varie posizioni quindi spingendo con le gambe, a gambe dritte, a gambe e braccia piegate, tutto indietro e tutto avanti, con i gomiti aperti o con i gomiti stretti.


Questo ti darà esperienza extra per esplorare e controllare tutte le variabili possibili.


Noterai che andando piano e sul prato con un buon grip puoi portarti a casa la curva in qualsiasi posizione. MA prova la stessa cosa cercando di fare la curva più velocemente possibile o sullo scivoloso, qui le carte in gioco cambiano.


Per questo, se non ho la velocità di un pro, la curva dipenderà per la maggior parte dall?impostazione della traiettoria che vedremo tra poco.  Se invece vuoi andare sempre più veloce e puntare alle prime posizioni in classifica sarà fondamentale anche la posizione del corpo.


Adesso ti mostriamo gli esercizi migliori per sperimentare l?impostazione della traiettoria,  la posizione del corpo e lo spostamento dei pesi in curva::




Se sbagli ad impostare la traiettoria dall?inizio te ne accorgi perché dovrai correggerla bruscamente nel mezzo o nella parte finale della curva. Invece se la imposti bene disegni una traiettoria più rotonda che fila liscia come l?olio.





Come abbiamo visto sul prato,  nella curva la posizione del corpo conta solo una parte. La buona riuscita di una curva dipende molto da quello che facciamo prima e da come usiamo i freni. Come la impostiamo, a che velocità ci entriamo, se freniamo nel mezzo o prima della curva, se freniamo bruscamente o a scatti quando la bici è inclinata. 

A questo proposito ti consiglio di padroneggiare gli esercizi che abbiamo mostrato nel video della frenata.


Un errore che spesso capita a molti rider è che una volta entrati in curva, il cambio di direzione improvviso li spinga verso dietro, fino ad assumere una posizione a braccia distese, che non gli consente in nessun modo di controllare la curva e inoltre toglie kili importanti dall?anteriore. 


E? fondamentale fare una buona staccata bilanciando il peso su entrambe le ruote e usando molto il freno anteriore come abbiamo visto nel video sulla frenata, dopo di che è importante mollare progressivamente il freno anteriore man mano che la bici si inclina, in modo di lasciare libera la ruota di girare senza impedimenti.


Il peso del corpo rimane sui pedali, mi devo sentire le mani  e le braccia leggere e libere di muoversi sulle asperità ma saldamente attaccate al manubrio per non lasciarmi cadere verso dietro come un sacco di patate.


In tutte le curve e in generale quando si guida la bici, I talloni devono essere bassi in determinati momenti ma non sempre,  perché altrimenti perdono la loro capacità di assorbire gli urti e gestire il peso


Molti fanno questo errore di forzare i talloni verso il basso soprattutto quello del piede che sta dietro  oppure di tenerli troppo alti come se guidassero sulle punte. In entrambi i casi si perdono i pedali sulle asperità


Man mano che la forza centrifuga della curva  aumenta, abbasso il busto e metto in pratica la teoria della ciotola connettendo pedali e manubrio.


L?ideale sarebbe frenare prima e mollare completamente i freni in curva. 


Ma questo non è assolutamente possibile sulle curve molto ripide. In questo caso se mollassi del tutto i freni prenderei troppa velocità e perderei il controllo. 


Invece in questi casi è necessaria anche una buona dose di freno anteriore pure se la bici è inclinata, e tutto dipende dalla nostra sensibilità sulla leva del freno. 


Se la premo troppo bruscamente o a scatti, creerò uno spostamento brusco dei pesi prima avanti e poi dietro, come una barca sulle onde,  alleggerendo l?anteriore e rischiando di scivolare.


In generale conviene regolare bene la velocità prima della curva ( e questa abilità ovviamente la puoi acquisire solo con l?esperienza e con l?esercizio sul prato) ma se sbagli i tuoi calcoli, come spesso capita a tutti, puoi gestirla con una sensibile pressione sui freni nella prima metà.


In un passaggio in leggera pendenza o pianura mi conviene uscire veloce, su un pezzo molto ripido conviene invece regolare la velocità e mantenerla costante.  


In genere bisogna rimanere centrali in curva o  arretrare col sedere se è molto ripida ma senza mai distendere del tutto le braccia. Altrimenti non hai controllo sull?anteriore. La distensione massima delle braccia avviene solo se devo copiare un gradone molto alto o un brusco cambio di pendenza. Punta di più sull?inclinare il busto per abbassare il centro di massa favorendo l?equilibrio e portando il giusto peso sull?anteriore.


Con la sella alta sarà fondamentale inclinare il busto per abbassare il centro di massa e favorire l?equilibrio. 


Il messaggio finale è sperimentare tutte le posizioni e le varianti di velocità e frenata con gli esercizi con sul prato perché non esiste la posizione perfetta ma un continuum, una posizione che si aggiusta di volta in volta a seconda delle esigenze


In questi casi bisogna sperimentare anche i diversi tipi di pressione sul manubrio. Fai caso durante gli esercizi sul prato cosa cambia se metti poca o troppa pressione sulle manopole, oppure se spingi di più su quella esterna o su quella interna. In questo caso lascerò a te il compito di trovare la giusta soluzione e se ti va condividila sul nostro gruppo per migliorare in bici. 


Applica la teoria della ciotola anche in curva. Come abbiamo visto prima la bici si guida con i piedi, ma se questi non sono connessi saldamente al manubrio non possiamo controllare la direzione della bici e ne assorbire tutte le asperità, lasciando la bici libera di muoversi sotto di noi come se galleggiasse sugli ostacoli.


Come passare da una guida passiva a una attiva? 




Una volta che hai acquisito una buona consapevolezza del tuo corpo, poi passare a degli esercizi più complessi.


Iniziare a sperimentare la perdita di aderenza facendo sgommare le ruote senza l?uso del freno per prendere confidenza con lo scivolamento dell?anteriore e del posteriore


Su un  terreno molto scivoloso prova a girare piano e poi man mano sempre più veloce per creare un drift.


All?inizio faccio il drift senza freno col piede a terra e provo a farlo senza piede. Quest?ultimo richiede tanta esperienza e controllo. preparati a poggiare il piede nel momento del bisogno.



Come scegliere la traiettoria migliore?


1) Sguardo avanti che dipende dalla tua esperienza e dalla velocità


2) Esplorazione: anche se guardi avanti magari non hai esplorato abbastanza e quindi non hai esperienza per scegliere la linea.


3) Trova gli appoggi


4) La linea più dritta non è sempre quella più veloce


5) Allargati chiudi allargati


6) Entra piano esci veloce: l'errore comune è entrare forte quindi se entri forte non hai il tempo di scegliere la migliore linea quindi rallenta, datti più tempo per pensare scegliere una linea e fai così più esperienza poi dopo puoi pensare di aumentare la velocità


7) La velocità d'uscita è la parte più importante della curva e in questo la frenata gioca un ruolo fondamentale


8) A volte la linea con le bumps è più veloce


Come diventare più creativi nella scelta delle linee? Ovviamente la soluzione è sperimentale il più possibile


Per ogni passaggio:


Guardala a piedi trova tutte le linee e provale più volte in modi diversi


Come trovare il ritmo e lo stile?


Per trovare lo stile devi andare un po' più piano e divertirti


Puoi aggiungere velocità in modo misurato col tempo


Spero che questo video ti sia piaciuto, so che è denso di informazioni quindi guardalo più volte e concentrati su una cosa alla volta? se cerchi di risolvere i tutti problemi tutti insieme potresti non risolverne neanche uno e anzi peggiorare.


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Un abbraccio dai tuoi coach,


Davide e Carol